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Il modo corretto per fare link building
Iniziamo citando Matt Cutts, l’esperto più autorevole di Google per chiunque si occupi di SEO: “Stop a quelle azioni di internet marketing il cui obiettivo sia costruire in modo artificioso una reputazione agli occhi di Google tale da suscitare la sua attenzione”. “Se vi volete fare del male continuate pure con la pratica del guest posting ai fini SEO, ma ricordate che per google questa è diventato semplice spam e come tale da penalizzare”.
In pratica, modificando ed evolvendo i suoi passati consigli per attivare una corretta campagna di link building è arrivato a dire che il link building da preziosa opportunità di diffusione di contenuti sia degenerata in un mero strumento pubblicitario. I comunicati stampa online sono ottimi veicoli per la condivisione di informazioni e contenuti ma diventano deprecabili quando si trasformano in invasivi veicoli pubblicitari.
Concludiamo con la domanda più ovvia: qual è il modo corretto per fare link building?
Lo stesso Matt Cutts risponde ponendoci a sua volta queste domande:
- quali sarebbero i vantaggi di sito attraverso un link esterno, se non ci fosse Google?
- Il sito in cui si è presenti con un link di collegamento corrisponde al proprio target di utenti?
- Il link esterno che conduce al proprio sito è prova di contenuti di qualità degni di essere condivisi da un pubblico più ampio?
- Il collegamento è valido perchè ha trovato uno spazio naturale nei contenuti del sito che lo ospita o si è dovuto creare un testo ad hoc?
Se pensiamo che il successo di Google è basato sulla soddisfazione degli utenti che digitando una qualsiasi domanda ricevono sempre risposte che soddisfano la richiesta... immaginiamo che questo principio venga a mancare. Google perderebbe di credibilità.
Cercando di capire il funzionamento dell’algoritmo di ricerca di Google iniziamo ad avere dubbi.
Anche se Matt Cutts pubblica spesso video per i webmaster, non è semplicissimo capire in tempo utile gli aggiornamenti nei quali spiega il funzionamento degli algoritmi, degli aggiornamenti studiati a Mountain View.
L’algoritmo di ricerca di Google è costituito da molte parti, importante è comunque il bilanciamento dei contenuti in base alla pertinenza rapportata con la qualità e la reputazione del sito. Quindi... siamo tutti incoraggiati a produrre contenuti di qualità e a far crescere la nostra reputazione sul web; ciò non garantisce la presenza nei primi tre risultati della pagina di ricerca, ma danno buone possibilità di comparire dalla quarta alla sesta.
Resta comunque necessario affidarsi a professionisti per poter utilizzare le differenti tecniche SEO così da raggiungere in breve tempo i risultati sperati.